Motonave Attilio Deffenu


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Motonave Attilio Deffenu

 

Incrociatore ausiliario, già motonave passeggeri da 3510 tsl, 2040 tsn e 1050 tpl, lunga 98,76 m, larga 13,36 e pescante 5,27-6,4, con velocità di crociera di 14 nodi e massima di 15,65 nodi. Appartenente alla Società Anonima di Navigazione Tirrenia (con sede a Napoli) ed iscritta con matricola 401 al Compartimento Marittimo di Napoli.

Costruita per la linea giornaliera sovvenzionata Civitavecchia-Terranova (nome della città di Olbia fino al 1939), come nave passeggeri poteva trasportare 76 passeggeri in prima classe, 82 in seconda e 80 in terza; aveva inoltre quattro stive (due a prua e due a poppa) della capacità complessiva di un migliaio di tonnellate di merci.

Per effetto di una legge del 1926 – che vincolava i costruttori di navi con scafo in acciaio a consegnare i piani costruttivi allo Stato Maggiore della Marina perché venissero definite le modifiche necessarie a rinforzare lo scafo, i ponti e le altre strutture per renderli in grado di calibro pari o inferiore a 152 mm, mitragliere e ferroguide per mine, compensando in denaro i cantieri costruttori –, il Deffenu era stato progettato fin dalla costruzione per la conversione in incrociatore ausiliario, venendo dotato sin dal varo di piazzole per i cannoni a prua e a poppa.

Aveva due gemelle, Olbia e Caralis, in servizio sulla medesima linea, anch’esse trasformate in incrociatori ausiliari e perdute in guerra.

Durante la guerra effettuò in tutto 89 missioni di scorta, 8 di posa di mine e 11 di altro tipo.

 

Fonte: http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.it/2017/07/attilio-deffenu.html